giovedì 25 giugno 2009

A LETTO CON ... WILLY!


La Prometheus Events

presenta

A letto con... Willy!

di Giada Trebeschi


Ecco qua... l'ennesimo lavoro su Shakespeare!”. Questo è forse ciò che qualcuno sarà portato a pensare alla presentazione di questo progetto artistico, se non fosse che, questa volta, il bardo di Stratford-upon-Avon è stato davvero reinterpretato, sminuzzato, contaminato e stravolto - in senso buono, naturalmente!

Solo il profondo amore per il teatro elisabettiano unito ad una sensibilità tutta italiana poteva condurci verso una idea tanto ambiziosa: creare un intreccio brillante ed originale che permetta agli attori in scena, che volutamente sono solamente tre, di raccontare una storia popolata da fin troppo noti personaggi quali Otello, Lady Macbeth, Amleto, Giulietta e altri in una specie un sogno-incubo, dai tratti ironici e spesso esilaranti, che gioca con i lazzi tipici della Commedia dell'Arte, tanto cara proprio a Shakespeare stesso. Lo spettatore viene coinvolto e quasi accompagnato in scena attraverso un crescendo di trovate metateatrali che intrigano come una sorta di iperbolico gioco di specchi.

La storia, racconta di un tormentato regista contemporaneo che, in seguito ad una scenata di gelosia, è costretto a dormire in un letto improvvisato in un ripostiglio del teatro dove sta lavorando alla messa in scena de La Tempesta. Una notte, solo con i suoi pensieri si addormenta e, un pò per le suggestioni create dal luogo in cui si trova, un pò per quelle create dai personaggi shakespeariani con i quali si trova ogni giorno a doversi confrontare, fa un sogno popolato proprio da quei personaggi che conosce, ama ed odia profondamente e che ora gli si accostano come se egli stesso fosse uno di loro, anche lui attore su questo gran teatro del mondo.

I personaggi interagiscono con il nostro sognatore e, in un susseguirsi di divertenti situazioni che giocano, per esempio, con la gelosia di un improbabile Otello, l´agilità di parola della bisbetica o la ridicola depressione di Macbeth l´assassino; sono i personaggi stessi a raccontarsi in un modo nuovo e ironico che, pur sovvertendone l´immagine tradizionale, offre pur sempre un tributo traboccante di ammirazione al genio di chi li ha creati.

William Shakespeare ha messo in scena la vita ed è per questo che oggi, come cinquecento anni fa, rimane pur sempre attualissimo, talmente attuale e interessante che, anche con una sorta di sperimentazione artistica come la nostra possiamo riuscire a strappare una risata persino laddove egli aveva conficcato il dardo delle sue eterne parole.

Ogni ridondanza di costumi è stata volutamente evitata per lasciar spazio all'immaginazione dello spettatore che, di volta in volta, sarà guidato nell'individuazione del personaggio per mezzo di pochissimi elementi caratterizzanti. Anche le scene sono ridotte al minimo e il luogo deputato alla rappresentazione non è più vincolante, prevedendo il testo stesso di poter “plasmare” gli spazi a seconda delle necessità così come era proprio della tradizione teatrale elisabettiana.

Spettacolo di nuova produzione per distribuzione estiva e invernale stagione 2009 - 2010

Per informazioni: prometheusevents@gmail.com

sabato 20 giugno 2009

Chiude domani il primo Seminario Internazionale


Chiude domani il primo Seminario Internazionale della Commedia dell’Arte a Pescara
Un workshop condotto da Silvano Torrieri

Termineranno domani le 30 ore di workshop sulla Commedia dell'Arte condotto dall’abruzzese Silvano Torrieri, che ha frequentato la “Scuola di Teatro” del Piccolo Teatro di Milano, diretta da Giorgio Strehler, ed è stato allievo e assistente di Ferruccio Soleri, il più celebre interprete della Maschera di Arlecchino. Obiettivo primario del Seminario Internazionale della Commedia dell’Arte è stato ricordare ed illustrare la sua importanza come fondamento della tradizione teatrale italiana più antica, e quindi base di tutte le tradizioni di recitazione europee, nonché trampolino di lancio per il linguaggio italiano.

Il workshop si è svolto, con orario 9-12,30 e 15-18, in due fine settimana (sabato 13 e domenica 14 giugno e oggi e domani, ossia sabato 20 e domenica 21 giugno) presso il Piccolo Teatro Guascone di via dei Marsi 41 grazie alla collaborazione della Compagnia teatrale dei Guasconi.
«Gli attori italiani del '600 che dall’Italia andarono ad animare tutte le corti e città europee, dalla Spagna alla Russia, dalla Francia alla Germania – spiega Silvano Torrieri – furono i primi veri “professionisti” e svilupparono modi e tecniche che sostanziano tuttora la nostra idea di teatro, esercitandosi in un concreto esercizio scenico e affrontando dapprima il pubblico delle strade e poi quello delle corti principesche. Questa evoluzione viene rispecchiata dallo sviluppo dei testi e dal modo in cui la lingua si è modificata e si è legata alla parola, dando origine a forme composite di linguaggio, veicolandole con il canale universale che è la maschera e caricandole di un messaggio».

Lo studio della Commedia dell'Arte consente di risalire agli ingredienti primordiali della comunicazione scenica e gestuale. A questa finalità si aggiungono non solo la preparazione per affrontare testi di quel periodo, ma anche la possibilità di affrontare in modo altro l’apprendimento della lingua italiana e inoltre di approfondire la tecnica dell'attore in generale, rafforzando la propria capacità di dominarle completamente. Il workshop gode del patrocinio della Regione Abruzzo e della Provincia e del Comune di Pescara.

Gli allievi del workshop, provenienti anche da fuori regione, hanno ripercorso l’origine e i caratteri delle Maschere con l’ausilio di diapositive raffiguranti quadri e stampe d'epoca relative ai personaggi della Commedia dell'Arte e ai loro predecessori. Hanno analizzato il significato ed uso della Maschera, inteso come volto alternativo con caratteri propri, sperimentando le varie stilizzazioni storiche (Zanni, Pantalone, Brighella, Il Dottore, Il Capitano, Colombina, Arlecchino) con movimenti, gesti e recitazione peculiari di ogni personaggio. Gli allievi hanno inoltre provato ad improvvisare inventando brevi scene fra differenti Maschere, ponendo le basi verso una vera e propria rappresentazione teatrale

Silvano Torrieri è nato a Teramo e risiede a Pescara. Dal 1987 al 1990 ha frequentato la più importante scuola di teatro italiana, la “Scuola di Teatro” del Piccolo Teatro di Milano, diretta da Giorgio Strehler. Quella che è oggi la sua umile professionalità è data da tre anni di studio in cui ai validi insegnamenti strehleriani si sono aggiunte le preziose esperienze con personaggi di spicco del mondo del teatro quali, ad esempio, Ferruccio Soleri, Andrea Jonasson, Giulia Lazzarini, Franco Graziosi, Gianfranco Mauri, Dario Del Corno e Marise Flach.


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